Castelli Calabresi


ELENCO GENERALE
DELLE
CASATE CALABRESI
FORMALMENTE RICONOSCIUTE DALLO STATO ITALIANO


(famiglie nobili calabresi i cui titoli nobiliari e predicati feudali siano stati formalmente riconosciuti dal Regno d'Italia, nonchè dall'attuale Repubblica Italiana, quest'ultima ai sensi del secondo comma della quattordicesima disposizione transitoria e finale della costituzione Repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del cognome sulla carta di identità).



ELENCO



SALUZZO


Titoli: principe dell’Impero Asburgico, principe di San Mauro, principe di Belvedere in Calabria, duca di Corigliano, marchese di Anzi, marchese sul cognome, conte dell’Impero Asburgico, patrizio napoletano, barone di Palma Campania, di Bonifati, Mottafellone e di Trivigno, patrizio genovese, nobile dei principi dell’Impero Asburgico, Grandi di Spagna.

Dimora: Napoli, Corigliano, Belvedere in Calabria, Otranto

L’Adimari fa discendere la famiglia dalla città di Savona nel suo tomo “Famiglie Nobili” edito in Napoli nel 1691. Passata da Genova venne aggregata nell’ ”Albergo Calvi” (congregazione di famiglie nobili) nel 1528 e dette anche un doge alla Repubblica nel 1673 in persona di AGOSTINO; GIACOMO fu ambasciatore di Genova in Germania nel 1600.

Portatisi da Genova a Napoli nel XVII secolo, possedettero importanti feudi: tra i quali Corigliano e San Mauro in Calabria, Lequile in terra d’Otranto. Ebbe il titolo di duca sulla città di Corigliano in persona di AGOSTINO con diploma dato in Madrid il 18 maggio 1649, principe di Lequile il 13 agosto 1691 concesso a GIOVAN FILIPPO; di principe di San Mauro con diploma dato in Vienna il 9 novembre 1726. Aggregata al Monte Manso nel 1748 ed al patriziato napoletano nel Seggio di Nido il 12 giugno 1781 in persona di AGOSTINO e dei suoi fratelli FERDINANDO e ALBERTO ed ascritta nel Libro d’Oro della Nobiltà Napoletana; principe dell’Impero d’Austria e conti per tutta la discendenza dato in Vienna 21 luglio 1810. FERDINANDO cardinale di S.R.C nel XVIII secolo.

Il casato ottenne i seguenti titoli: principe di Belvedere in Calabria, con annesso Grandato di Spagna per concessione di Filippo IV l'8 maggio del 1649, ottenne “maritali nomine” in persona di FILIPPO, marito di Giulia Carafa, il titolo di marchese di Anzi e signore di Palma Campania, Bonifati, Trivigno, duca di Corigliano nel XIX secolo nonché designato alla successione di principe di Belvedere, tenente generale dell’Esercito del Regno delle Due Sicilie e consigliere di Stato, egli riposa nella cappella di juspatronato della famiglia Carafa ubicata nella chiesa di San Domenico Maggiore in Napoli.

Il titolo di duca di Corigliano si estinse con GAETANO morto a Napoli nel 1924 senza eredi. Nella città di Napoli esiste tutt’ora, in piazza San Domenico, il palazzo dei Saluzzo di Corigliano.

Iscritta nel Libro d’Oro della Nobiltà Italiana, iscritta nell’Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano anno 1922.

ARMA: troncato d'azzurro e d'argento al leone d'oro nascente dalla troncatura.











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