Castelli Calabresi


ELENCO GENERALE

1) Le Castella

2) Castello di Roseto

3) Castello Carafa

4) Castello della Valle

5) Castello Ruffo di Scilla

6) Castello ducale di Corigliano

7) Castello Murat

8) Castello Normanno-Svevo di Cosenza

9) Castello Carlo V

10) Castello Aragonese di Reggio Calabria

11) Castello Ruffo di Nicotera

12) Castello Svevo di Rocca Imperiale

13) Castello di Caccuri

14) Castello Normanno-Svevo di Vibo Valentia

15) Castello Aragonese di Castovillari

16) Castello Normanno di Stilo

17) Castello di Belvedere marittimo

18) Regio Castello di Amantea

19) Castello di Squillace

20) Castello Normanno di Amendolara

21) Castello Galluppi

22) Castello di Serragiumenta

23) Castello di Gioiosa

24) Castello Gallelli di Badolato

25) Castello di San Mauro

Castello Gallelli della tenuta di Pietranera



Il neogotico castello della tenuta di Pietra Nera, dei Baroni Gallelli di Badolato, è la cornice ideale per gli eventi più importanti e raffinati. Tra gli ambienti più eleganti, certamente la biblioteca, costituita da una collezione di libri rari e preziosi, nonchè la sala delle armi, arricchita da una collezione di armature del 500 e armi bianche. Degno di nota anche il salotto principale, nel quale svetta il trono papale, che è il prestigioso seggio realizzato artigianalmente in stile barocco, con preziosa foglia d'oro ed elegante velluto rosso, tradizionalmente presente presso le residenze dei membri della famiglia pontificia, storicamente riservato alle visite del papa, o degli alti dignitari dell'anticamera di sua santità. Secondo un antica usanza romana, esso è rivolto verso la parete, e girato solo in occasione di codeste visite. I Gallelli di Badolato, hanno rispettato codesta tradizione, in occasione della loro ricezione nella famiglia pontificia, a seguito della nomina a Parafrenieri Pontifici di Sua Santità, (prestigioso collegio accorpato a quello dei Sediari, addetti infatti alla rappresentanza del cerimoniale in anticamera pontificia). Situato nell'antica baronia di Badolato, (feudo che i Gallelli amministrarono per ultimi -1658-1806), e posizionato al centro della storica azienda agraria di famiglia di 480 ettari, il castello della tenuta di Pietra Nera è sito all'interno di un grande parco che si estendono per un totale complessivo di circa 12 ettari. Caratterizzata da castagni, abeti, ciliegi da legno, salici piangenti, uliveti secolari e pini marittimi, la tenuta è inoltre arricchita da una fauna varia e selvatica, sono infatti presenti volpi, fagiani, lepri, e rapaci vari. Al suo interno trovano posto: oltre il castello neogotico, anche un raffinato casale in pietra, l'edificio della dipendenza della servitù, le eleganti scuderie in pietra, la palazzina di servitù alla piscina, e il grazioso forno a legna. Fu don Luca, primo barone Gallelli di Badolato, a dare il nome al luogo oggi denominato tenuta Pietra Nera, quando attorno al 1660, durante una battuta di caccia al cinghiale a cavallo, assieme all'intero Staff di battitori e fiancheggiatori, scendendo dai boschi situati a nord di Badolato, all'inseguimento di un gruppo di cinghiali, giunse casualmente in una zona piana, panoramica, dal clima mite e ventilato, a circa 3 km dal mare, caratterizzato dalla presenza di una grande pietra scura, che egli definì appunto Petra Nigra, successivamente tradotto in Pietra Nera. Quel luogo ventilato, dalla terra fertile, così suggestivo, e a metà strada tra la marina e il borgo storico di Badolato, gli piacque così tanto, che decise di impiantarvi un uliveto (ancora oggi in parte visibile.)

Quasi duecento anni più tardi, don Pasqual e, (settimo barone Gallelli di Badolato), nel 1853 fece frantumare e interrare quella grande Pietra Nera, sopra la quale edificò un castello in stile neogotico, terminato poi dal figlio, trasformando così definitivamente quel luogo in un tenuta nobiliare del “buen ritiro”, al centro di una grande azienda agraria, e allo stesso tempo ritiro bucolico, aperto ad amici e parenti. Castello Gallelli della tenuta di Pietra Nera, è anche la sede ufficiale del Club calabrese per la caccia alla volpe simulata, (unica società in meridione per l'organizzazione di questo elitario sport equestre.) Il castello neogotico fu commissionato a due architetti Toscani nel 1853, rimasto da sempre nel patrimonio di famiglia, e abitato ancora oggi dai discendenti, il maniero troneggia in posizione preminente sulla strada che collega la marina e l'affascinante borgo medioevale di Badolato. In un' epoca in cui in meridione dilagava il brigantaggio, i nobili di tradizione terriera che abitavano le campagne, per fronteggiare eventuali attacchi, commissionavano a sapienti architetti dimore-fortificate inespugnabili, proprio grazie ai principi di architettura militare derivati dal medioevo, coi quali queste residenze venivano costruite ancora nel corso del diciannovesimo secolo.


www.castellogallelli.it

info@castellogallelli@libero.it





Castello Gallelli di Badolato (Cz)





Visione posteriore





Visione aerea






Visione anteriore





Biblioteca




Sala delle armi




Androne




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